ALLA SCOPERTA DEL POSTO
Primi di settembre 2016 siamo giunti sull’isola di SYROS, la nostra preparazione non sarà lunga. I Greci sono i favoriti perché gareggiano in casa e perché sono molto bravi. Ci sono gli Spagnoli campioni in carica e imbattuti nelle ultime edizioni. Gareggeranno i primi 3 del loro campionato nazionale, tutti profondisti e in Italia, alcuni già pronosticano che ci distruggeranno. Cipro non ha uno storico a favore, ma si parla molto bene dei loro atleti e sono sul posto da prima di noi. Inoltre ci sono altre squadre agguerrite e in netta crescita che stanno preparando da almeno un mese – alcune con atleti che provengono dall’apnea pura per sfidare gli abissi di questa isola con acque cristalline e profonde. Chiunque incontriamo ci dice subito “very deep fishes”. Iniziamo la preparazione con un forte vento di meltemi che ci costringe sul campo di riserva, per 3 giorni consecutivi. La prendiamo con filosofia – così almeno il campo di riserva è studiato bene!
Poi il tempo si rimette e ci distribuiamo sui campi gara ufficiali. Mentre gli atleti titolari puntano subito a cercare cernie in profondità, io e Claut esploriamo il basso fondale e altre soluzioni, ma le scartiamo. Una volta stabilito tutto questo, iniziamo anche noi la ricerca più mirata e profonda come rifinitura che poi darà buoni frutti per la gara.
15 Settembre 2016 ultimo giorno di preparazione. Ieri e oggi abbiamo lavorato per le rifiniture, non c’è più tempo per fare altro, ma vedo che i nostri atleti sono pronti. “Ragazzi finalmente ci siamo- adesso ci riposiamo un giorno e poi andiamo finalmente a divertirci dopo tanta fatica” così recita il diario alle 20.30 del 15/09
16 Settembre 2016 è il giorno della presentazione del Mondiale e di riposo obbligatorio per gli atleti. Una televisione, intervista gli atleti e chiede loro chi sono i favoriti. La maggior parte indica che vincerà la Grecia, poi Spagna e Cipro. L’Italia viene menzionata poche volte, segno inequivocabile che anche all’estero hanno perso la stima nei nostri confronti, ma questo non fa che crescere la nostra determinazione.
CONTINUA CON “INIZIA IL MONDIALE” (parte 6)