PESCA PROFONDA
Prima di potersi cimentare in una pesca profonda è necessario comprendere cosa serve. La pesca in basso fondale non necessita per forza di una preparazione atletica e nemmeno un adattamento perchè è adatta a qualunque età o qualsiasi esperienza. Invece per la pesca profonda si va incontro a più tipi di inconvenienti e si deve avere una preparazione specifica.
Allenamento mentale e atletico, addestramento e adattamento si differenziano molto tra di loro e sono tutti necessari per la pesca profonda. Poi auto controllo – miglioramento dell’apnea, gestione dell’ansia, armonia e ottimizzazione, sono altre componenti fondamentali. Per spiegarle tute serve molto tempo e una sequenza logica, pertanto se vuoi approfondire tutto questo ti consiglio il libro “LA FORZA DEL CONTROLLO”
In questo libro ci sono capitoli dedicati proprio a tutti i requisiti necessari per una prestazione di più alto livello generale sia per principianti che per esperti. Adesso però vediamo in breve quali sono gli elementi più utili per affrontare la profondità.
ADATTAMENTO alla profondità. Nel 1992 abbiamo vinto il campionato del Mondo lavorando soprattutto nell’adattamento alla profondità. La svolta per la vittoria è arrivata quando abbiamo capito che si doveva pescare a profondità mai toccate prima e siamo stati in grado di adattarci.
CONSAPEVOLEZZA nella gestione, perché conviene pescare dove c’è più pesce, dove ci sentiamo più sereni. Anche perché specifichiamolo subito, pescare profondo significa fare pochi tuffi. Se si pesca in un posto dove i pesci sono solo profondi e facili ha un senso, ma al contrario non ha senso.
AUTOCONTROLLO per gestire le difficoltà e al tempo stesso ottenere la sensazione di essere in perfetta armonia con l’acqua e con sé stessi. Pescare profondo significa restare sul fondale il tempo necessario per una azione di pesca fatta bene e risalire con ampio margine di sicurezza, altrimenti non serve a niente e non si può dire che siamo capaci di pescare a tale quota.
ARMONIA da capire e da allenare, perché più si diventa fluidi ed economici e più migliora il risultato. La forza e la potenza nella pesca profonda non servono mai – anzi la vera potenza è nell’equilibrio fisico e mentale.
CONOSCENZA E GESTIONE DEL CORPO CHE CAMBIA perché durante una discesa profonda ci sono molti grandi cambiamenti. Ad esempio a qualcuno dà fastidio il muro della profondità- ovvero quella quota dove sembra impossibile andare oltre – C’è chi gli si scatena l’inferno nella mente con ansie e pensieri negativi e così via.
PAZIENZA come qualità su cui investire, perché tutti hanno fretta di ottenere risultati, ma per la profondità serve tempo. Se si affronta con la fretta, di sicuro commettiamo errori, non ci sentiamo pronti e si scatena la paura. Se invece la si affronta senza fretta, ci si renderà conto che ogni volta si miglioria e anche se sarà di poco, ci darà la voglia di proseguire.
ADDESTRAMENTO è un altro elemento fondamentale su cui lavorare che ci permetterà di compiere un gesto in modo naturale senza essere coinvolti da ansie, che portano fuori strada. Prima si lavora al raggiungimento del gesto perfetto, poi si consolida fino a farlo diventare automatico e piacevole.
L’ALLENAMENTO MENTALE permette di ottenere i risultati migliori per raggiungere la profondità, ma se domandiamo a qualcuno, quanto tempo dedica all’allenamento atletico ci saprà rispondere con precisione, mentre se gli chiediamo quanto dedica a quello mentale ci guarda in modo confuso a dimostrazione che pochi ne hanno compreso la reale importanza.
L’ALLENAMENTO ATLETICO è molto importante, ma va capito – perché c’è chi si allena in modo casuale e non ottiene risultati e chi invece con allenamenti specifici e mirati per le proprie caratteristiche, ottiene 10 volte tanto.
LE ATTREZZATURE non possono essere ignorate perché ci sono pinne che a parità di spinta riducono molto il consumo, ci sono maschere che a parità di campo visivo fanno sprecare meno di aria – ci sono mute che a parità di spessore mantengono più caldo.
LA CONOSCENZA DEI RISCHI non va ignorata perché deve infondere serenità. Ad esempio conoscere il TARAVANA - la SINCOPE IPOSSICA o il rischio di EDEMA POLMONARE e capire come gestirli, produce serenità. Non sapere a cosa si va incontro oltre che pericoloso è anche un freno costante.
LE TECNICHE DI IMMERSIONE assumono una grande importanza perché a parità di attrezzature – di allenamento – di adattamento – di auto controllo e consapevolezza, uno che pinneggia male ha senza dubbio una prestazione inferiore di uno che lo fa bene. Poi ci sono le varie metodologie di immersione per guadagnare metri.
INFINE CI SONO molte altre di indicazioni che una volta acquisite, sono una strada sicura verso la profondità. Ad esempio per citarne solo qualcuna, il metodo del respiro, la posizione della testa, il la gestione dell’aria nella maschera, lo stacco dal fondo e molto altro.
Potrai approfondire tutti questi altri argomenti anche nel “MANUALE DI PESCA IN APNEA”
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