VINCERE LA CHAMPIONS LEAGUE
Dal diario di Marco Bardi,
Parte 4 di 8
LA SCELTA DEFINITIVA
IL TERZO GIORNO di preparazione è anche l’ultimo e diventa cruciale scegliere bene come e dove investire il tempo. Andiamo a vedere le zone al largo per fare un confronto? Oppure cerchiamo ancora in basso fondale?
Entrambe è impossibile, ma avendo fatto alcune ricerche nei 2 giorni precedenti, possiamo già fare un confronto e facendo 4 rapidi calcoli decidiamo che la strategia migliore è quella del basso fondale, ovvero più tuffi, più pesci e più certezze. Al largo ci sono troppi rischi di trovarci tutti insieme in poche zone dove dividere i pesci nervosi. Quindi anche il terzo giorno di preparazione inizia e termina con l'esplorazione di altre zone sotto costa. Siamo contenti della nostra scelta, quando torniamo a terra. Dopo poco però vedo Fabio con una faccia stravolta. Aveva appena parlato con alcuni concorrenti che gli avevano confessato che ci sono alcune secche al largo che risalgono dai 50 metri fino ai 20 con grandi cernie. Fabio già proponeva di abbandonare la nostra strategia e seguire chi avrebbe pescato su quelle secche, mentre io non ho dato molto peso alle indicazioni di altre persone che spesso sono gonfiate. Ho ribadito a Fabio che noi abbiamo fatto le nostre scelte e se saranno sbagliate lo sapremo solo dopo la gara, ma adesso sarebbe controproducente cambiare strategia ed entrare in confusione. Chi pescherà in quelle secche può fare bene, ma anche rischiare di fare male, la nostra scelta è più sicura e almeno la conosciamo. Resto fiducioso perché da buon matematico ho fatto dei conti e ho capito che alla fine una grossa cernia vale come 8/10 pesci che abbiamo trovato e se ci va bene la gara ne possiamo prendere tanti - che con l’aggiunta dei bonus valgono come 4 grosse cernie. Fabio capisce che è un ragionamento sensato, ma andiamo a dormire ignari di ciò che accadrà in gara – infatti non potevamo sapere che sarebbe stato indimenticabile.
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Continua con: SULLE ALI DELL'ENTUSIASMO (parte 5)