L'AVVENTURA INIZIA PRIMA
GENNAIO 2016 Decido di accettare l’incarico di Direttore Tecnico della nazionale. Sapevo a cosa andavo incontro e per questo ci ho riflettuto molto. Prima di decidere ho preteso che tutte le componenti del settore si esprimessero, perchè mi bastava un solo parere contrario per non accettare. Quando ho avuto la conferma che tutti erano favorevoli, ho accettato proprio perché per lavorare bene, è necessaria la fiducia totale.
PRIMI DI MARZO 2016 Quando hai poco tempo e poche risorse economiche, devi fare di necessità virtù. Ci sono state molte decisioni da attuare in poco tempo e su cui prendersi responsabilità. Ho analizzato dapprima a cosa andavamo incontro, poi a come risollevare la nostra nazionale. Non è facile ottenere certezze anche quando hai tempo, figuriamoci quando ne hai poco, quindi è stato tutto in salita, ma da qualche parte si deve pur iniziare e personalmente credo che il mio migliore contributo, sia nato proprio in questo momento dove serviva coraggio e lungimiranza. Così confrontando le mie idee con quelle di Roberto Palazzo responsabile Nazionale dell’agonismo - prende forma la nuova idea di nazionale.
Meta’ marzo 2016 Svolgiamo uno stage con gli atleti selezionati presso la piscina Y-40. Voglio accertarmi delle loro condizioni atletiche e caratteriali perché sarà un campionato molto impegnativo. Sarebbe stato più opportuno andare nel mese di settembre 2015 a fare un sopralluogo sulla zona di gara, ma all’epoca non c’era un capitano e a marzo non avrei potuto fare altro che iniziare con un breve stage in una piscina profonda 42 metri. Come previsto iniziano anche le prime polemiche. L’assurdo è vedere alcuni Italiani che polemizzano a prescindere e sperano che l’Italia cada nel baratro, sembra che per qualcuno ci sia maggiore soddisfazione nel fallimento che nel risultato. “Chi te lo fa fare? mi dicono in tanti”
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