Rhizostoma pulmo – il polmone di mare.
Caratteristiche.
Medusa autoctona del mar Mediterraneo molto avvistata dai bagnanti (sia in acqua che fuori con esemplari spiaggiati) è il polmone di mare, riconoscibile per i bordi viola del cappello e le grosse dimensioni che possono raggiungere (un diametro di circa 50-60 cm).
Pericolosità per l’uomo.
Lievemente urticante, non costituisce un pericolo per l’uomo.
Ruolo ecologico.
La medusa è una predatrice di piccolissimi organismi dello zooplancton, quindi importante per il mantenimento di un sano equilibrio biologico marino, inoltre le sue tipologie di prede variano in specie e dimensioni a seconda dell’età. Il polmone di mare è anche conosciuto per le formazioni di banchi enormi, importanti anche questi da un punto di vista ecologico, in quanto gli esemplari, una volta concluso il loro ciclo vitale, influiranno sul ciclo del carbonio nei fondali marini.
Curiosità.
Il meccanismo con cui catturano le prede è peculiare: invece di usare tentacoli urticanti per ghermirle e poi nutrirsi attraverso una bocca centrale, la medusa fa uso delle microcorrenti di acqua che si formano durante le pulsazioni del suo cappello per il nuoto, funzionando come una pompa d’acqua per attirare acqua e cibo fra le 8 braccia (i “tentacoli” a forma di batacchi) in cui si trovano piccole bocche di circa un millimetro. Da un punto di vista evoluzionistico è una strategia efficace per la cattura di piccoli organismi dello zooplancton.
Il polmone di mare, come altre meduse, è continuamente esposta in un ambiente ricco di batteri, virus, parassiti, e non avendo nessuna protezione (gusci, esoscheletri ecc…), si protegge dai patogeni producendo sostanze per neutralizzarle. Tali sostanze stanno acquisendo sempre più interesse farmacologico. Inoltre sono spesso in grado di auto rigenerarsi e anche questo è fonte di studio.
Habitat.
Si trova in tutto il mar Mediterraneo e nel mar Nero.
Minacce.
La densità delle popolazioni del polmone di mare può cambiare sotto l’influenza antropica, quindi fattori come la modifica degli habitat e cambiamenti climatici che causano improvvisi aumenti della formazione dei banchi, con conseguenze sulla catena trofica e il ciclo del carbonio. Inoltre, gli affioramenti di meduse, se eccessive, possono contribuire al diffondersi di epidemie e malattie fra i pesci.
Realizzato con la collaborazione del dott.
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