CASSIOPEA MEDITERRANEA-
cotylorhiza turbeculata
Caratteristiche:
Una medusa tipica del mar Mediterraneo molto bella da vedersi con delle colorazioni particolari che ricorda un tuorlo d’uovo, è la Cassiopea mediterranea, riconoscibile anche per il fatto di nuotare a poca profondità, al massimo fino a 5 metri, ma il più delle volte è a pochi cm dalla superficie.
Pericolosità per l’uomo:
La medusa Cassiopea produce un veleno urticante molto debole, quindi non rappresenta un pericolo per l’uomo, però è meglio evitare di toccarla specialmente nella parte posteriore.
Ruolo ecologico:
La Cassiopea mediterranea svolge il suo ruolo ecologico come predatore di microorganismi planctonici. Oltre a vivere come predatore, la medusa ha rapporti di commensalismo/simbiosi con alcune specie di pesci (generi come Trachurus, Boops e Seriola) che usano la medusa come fonte di cibo (cibandosi di parassiti) ma spesso anche come un punto di ritrovo con i propri conspecifici. All’interno dei tessuti della medusa (sotto al centro dell’ombrello e nei tentacoli) si trovano delle microscopiche alghe (chiamate zooxantelle) che vivono in simbiosi con la medusa, donandoli i prodotti della fotosintesi in cambio di protezione.
Habitat:
Comune in mare aperto, ma anche vicino alle coste specialmente nel periodo di fine estate.
Curiosità:
I pesci che vivono con la medusa non soffrono delle punture dei suoi tentacoli, ciò è dovuto ad alcuni adattamenti di protezione, come scaglie più robuste o muco.
La morfologia della medusa non è casuale: quest’ultimo si è evoluta e adattata per proteggere i simbionti (le zooxantelle) dai danni degli ultravioletti (UV) dato che nuota a poca profondità. Un esempio è il colore rosso al centro dell’ombrello, fatto per schermare la maggior parte degli UV e la maggior parte delle zooxantelle risiede al centro dell’ombrello oltre che nei tentacoli.
Minacce:
La Cassiopea mediterranea dimostra una grande adattabilità e resistenza alle crescenti temperature dell’acqua e all’acidificazione, ma secondo alcuni studi hanno dimostrato una diminuzione delle zooxantelle che potrebbe di conseguenza comportare l’indebolimento della specie con una reazione a catena, dato che in mancanza di cibo planctonico, le zooxantelle forniscono cibo alternativo alla medusa. In altre parole potrebbe venire meno la simbiosi tra la Cassiopea e le zooxantelle.
Realizzato con la collaborazione del dott.
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