COSA SUCCEDE ALLA PLASTICA IN ACQUA?
In ambiente marino, la maggioranza dei rifiuti è costituita da plastica e la quantità del materiale che viene riversato in mare è sufficiente per ricostruire ogni 12 mesi la grande muraglia cinese che ha una larghezza di 6.000 km!!!
La plastica è molto resistente alla degradazione, e la persistenza nell’ambiente varia dal tipo di plastica: 58 anni per le bottiglie, e 1.200 anni per le tubature, poi dipende dalle condizioni ambientali, come la temperatura, luce, profondità marina, tutti fattori che contribuiscono a degradare la plastica in pezzi sempre più piccoli, fino a MICROPLASTICHE e addirittura a NANOPLASTICHE con dimensioni molecolari. Queste ultime sono le più pericolose per l'ambiente perchè vengono ingerite dai pesci e ne consegue che rischiano malattie e carenze riproduttive, considerato uno dei motivi più gravi sia per le specie che per il fatto che poi l'uomo mangiando quei pesci, mangia a sua volta le micro plastiche.
A questo punto sorgono spontanee delle domande: se c’è così tanta plastica nell’ambiente, come mai le persone si dimostrano spesso indifferenti, nonostante la continua presenza dei rifiuti? Non è che tutti dovremmo cominciare ad essere più sensibili?
Articolo sulla plastica realizzato in collaborazione con Dott. Stefano Guerrrini.