IL MAL DI MARE O CHINETOSI

Ci sono diverse persone che soffrono di Mal di Mare (Chinetosi) durante l’attività in apnea. L’ inconveniente nasce spesso dal sovrapporsi di stimoli, che provocano nausea, vertigini e crisi di vomito ripetuto.

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Gli stimoli che possono provocare crisi di vomito ripetuto, sono:

  1. Stimolazione dello Stomaco e dell’Intestino: spesso per cattiva alimentazione.
  2. Stimolazione dell’apparato visivo: per sindrome da movimento del mare, soprattutto con onda lunga.
  3. Acqua torbida dove mancano punti di riferimento.
  4. Alterati stati emotivi come ansia, disagio, stress.
  5. Difficoltà digestive.
  6. Incapacità di distrarsi dal movimento.
  7. Uso eccessivo di medicinali e/o cure mediche che alterano i normali processi metabolici.

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Tutti gli stimoli vengono convogliati, in una zona del Sistema Nervoso Centrale, che prende il nome di “Centro del Vomito”. La sollecitazione provoca la comparsa di nausea, aumento della salivazione, conati, fino al vomito ripetuto; respirazione difficoltosa con senso di mancamento per la diminuzione della pressione arteriosa, oltre a profonda debolezza muscolare.

Questo riflesso determina la chiusura delle vie aeree a livello della Laringe, con rilascio Gastro-Esofageo e una intensa contrazione, sia del diaframma che dei muscoli addominali, con conseguente «spremitura» dello Stomaco ed espulsione del suo contenuto verso l'Esofago e la Bocca, con persistente acidità di stomaco.

Esistono dei farmaci che prevengono il mal di mare, ma va detto che non sempre raggiungono un risultato sicuro, perché sono ideali solo per alcune persone e meno per altre. Inoltre causano spesso sonnolenza, pigrizia e stanchezza. Poi con i farmaci c’è il rischio di avere solo un limitato effetto tampone, ma non risolvere in modo definitivo, mentre una pratica mirata e paziente senza farmaci è la soluzione più utilizzata. Il medicinale per il mal di mare si utilizza solo in casi estremi, ovvero quando non si è capaci di affrontare la situazione.

Va anche precisato che sia per mare mosso che per il mal di mare ci sono molte situazioni variabili. Ciò che potrebbe definirsi mosso per qualcuno potrebbe non esserlo per altri. Come è considerato mal di mare una leggera nausea per qualcuno, mentre altri lo considerano tale solo quando arrivano alla spremitura dello stomaco. Inoltre ci sono variabili situazioni, come: Mare mosso - Mare increspato, Mare calmo con onda lunga, Mare calmo con risacca di scaduta in seguito a mare grosso precedente. 

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I CONSIGLI PIÙ IMPORTANTI:

LE ATTENZIONI devono iniziare già dalla sera precedente, quando a cena vanno evitati cibi speziati, proteici, grassi, oltre a liquori e sostanze che possono complicare la digestione.

RISPETTARE I NOSTRI BIORITMI METABOLICI, ovvero se siamo abituati ad alzarci alle 7 e una mattina ci alziamo alle 4 è più probabile che vi saranno complicazioni.

PRIMA DI INIZIARE LE IMMERSIONI con mare mosso, cerchiamo di rilassarci a terra. Evitiamo di prendere caldo o freddo e di affrettare le operazioni.

SE ENTRIAMO IN ACQUA DA UNA IMBARCAZIONE prepariamoci in un punto ridossato, perché lo sballottare in barca, peggiora il fastidio.

IN CASO DI ONDA LUNGA è conveniente immergersi in direzione dell’onda stessa, perché lo sballottare del corpo di traverso è peggiorativo. Allo stesso tempo con l’onda alle spalle, si riesce a mantenere meglio la posizione del corpo.

GLI STATI EMOTIVI come l’ansia di soffrire, producono reazioni negative che stimolano i centri del vomito. Prepariamoci al movimento ondoso per accettarlo, altrimenti evitiamolo.

EVITARE L’INGRESSO DI ACQUA DI MARE nel tubo digerente (ingoiare acqua di mare) perché ha un potere irritativo e stimola il vomito.

EVITARE LA MUTA STRETTA nel collo perché la costrizione di tale zona amplifica i fastidi collegati al mal di mare, inoltre va limitata la posizione della testa reclinata indietro.

EVITARE DI MANGIARE O DI BERE sostanze acide o contenenti gas, prima dell'immersione. Evitare latte, caffè, the, alcol, succhi di frutta. Bere acqua semplice a piccole dosi, perché bere troppo porta con maggiore facilità a vomitare. Nei casi di mare mosso di solito si agisce a profondità minori e per periodi più brevi, quindi si può limitare l’idratazione.

PRIVILEGIARE UNA COLAZIONE LEGGERA  costituita da nutrienti rapidi da digerire ad esempio fette biscottate, pane tostato, crackers.

EVITARE DI GUARDARE IL MOVIMENTO del fondale mentre siamo in superficie, meglio abbandonarsi ad un rilassamento generale.

ASSECONDARE l’onda senza contrapporsi. Farla diventare una specie di culla.

RESPIRARE in modo calmo e profondo, spostare l’attenzione  su ciò che andrà fatto.

MEGLIO ACCETTARE di vomitare che combattere. Dopo avere vomitato si sta bene. Se si cerca di non vomitare, si soffre molto di più e alla fine il rigetto è più fastidioso e più acido.

TUTTO È SOGGETTIVO e vi possono incidere situazioni pregresse come affaticamento del fegato anche di diversi giorni prima o essere appena usciti da una cura di antibiotici.

L’ORGANISMO SI ABITUA al mare mosso, infatti ci sono persone che non ne soffrono più - ma inizialmente ne erano vittime costanti. Poi con l’abitudine hanno superato il problema. Detto questo, l’ideale è comunque abituarsi gradualmente come si deve fare per qualunque allenamento. Le prime volte conviene stare poco in acqua senza raggiungere una sofferenza acuta. Poi in seguito aumentare di poco. Una volta acquisita questa capacità è anche difficile perderla pur restando fermi per dei mesi.

 

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