TIMPANO IN FORMA
Per compensare bene e non incorrere in problemi di varia natura è necessario avere un timpano in forma:
Il Timpano è una membrana sottile che separa l’orecchio esterno da quello interno. Viene sollecitata dalle variazioni di pressione che si verificano sia in apnea, che in volo su un aereo, come in auto andando in montagna. Il caso dove è più sollecitato è quello dell'apnea, dove ci sono maggiori e più rapide variazioni di pressione.
Il dolore all'orecchio quando si scende sott'acqua è dovuto proprio alla pressione dell'acqua che spinge il timpano verso l'interno. Tutti hanno i timpani e tutti subiscono la pressione, ma sia il dolore che le necessità possono variare soggettivamente. Il modo per risolvere l'inconeniente è quello di compensare la pressione esterna con una manovra chiamata "Compensazione" che riporta in equilibrio la membrana del timpano - per cui il dolore scompare e si ha la sensazione che l'orecchio si stappi, proprio come chiunque avrà provato andando in automobile in montagna o in un volo aereo.
Molte problamatiche del timpano che si verificano in ambiente terrestre - vengono scambiate con le OTITI, ma è facile confonderle. Per fare chiarezza le Otiti sono infiammazioni dovute di solito a infezioni batteriche, nell'orecchio interno. Per curare una otite di solito si interviene con antibiotici e cure lunghe. Invece una infiammazione esterna del timpano, causa dolore e viene spesso scambiata per una Otite ma è una semplice infiammazione che può curare con successo anche con semplici accorgimenti e in poco tempo. Alcune volte le persone che non conoscono queste situazioni scambiano una semplice infiammazione esterna con una Otite e si convincono che non possono mai più andare sott'acqua. Vediamo adesso una serie di consigli utili sia per chi fa apnea che per le persone che non la praticano ma potrebbero accusare dolore all'orecchio.
INDICAZIONI UTILI PER QUALUNQUE PERSONA:
RISTAGNO: Chiunque immerga la testa in acqua sia per fare un semplice bagno che per qualunque altro motivo, rischia un ristagno di umidità nell'orecchio che può causare formazione di batteri e infiammazioni. In apnea si adoperano spesso mute che obbligano all’uso di lubrificanti per indossarle. In genere tra i lubrificanti più impiegati c’è il sapone che tende ad irritare le zone dove ristagna. Pochi pensano al ristagno che si può creare all’interno dell’orecchio proprio in prossimità del timpano, che essendo delicato è soggetto ad infiammazioni anche dolorose. Pur compensando bene, potrebbe quindi manifestarsi una infiammazione, così come potrebbe accadere ad una persona che non si immerge ma ha frequenti ristagni nell'orecchio.
LA PULIZIA DELL'ORECCHIO ESTERNO aiuta a risolvere questo inconveniente. E' consigliato quindi fare una pulizia dell’orecchio dopo una immersione, sia in mare che in piscina, anzi in piscina l’acqua è più ricca di batteri per cui a maggior ragione è sempre consigliata la pulizia disinfettante. Alla fine dell'attività svolta in acqua, piegare la testa di lato per qualche secondo per far sgrondare i residui dall’orecchio e quando possibile, asciugare con cura tramite carta igienica e poi con aria calda per favorire l'eliminazione dell'umidità nella parte interna dell’orecchio. L’ideale sarebbe disinfettare subito dopo con una soluzione di acqua e acido borico dal 3 al 5% che pulisce, disinfetta e scioglie eventuali residui. Oppure può andare molto bene anche un semplice alcol etilico che oltre tutto tende ad evaporare e porta via l'umidità all’interno dell’orecchio. Se il timpano è già leggermente infiammato si avvertirà un bruciore tipico dell’alcol che ci conferma anche il principio di infiammazione. Conviene pulire la parte interna dell’orecchio senza usare bastoncini con l’ovatta che non farebbero altro che spingere i residui e batteri ancora più all’interno.
MOLTE OTITI (a dire il vero presunte otiti) sono in realtà infiammazioni esterne del timpano anche in persone che non fanno immersioni, ma che senza saperlo mettono a rischio la membrana timpanica a volte con saponi aggressivi nella doccia, a volte per via di umidità o sporcizia nell’orecchio.
COMPENSAZIONE: Si deve arrivare al momento in cui si entra in acqua nelle migliori condizioni per facilitare la compensazione. Ci si deve abituare a compensare nel momento giusto e ogni volta che serve, mai attendere che il dolore sia forte perchè a questo punto la compensazione è più difficile oltre al fatto che il dolore forte è già un principio di infiammazione. Un errore tipico che porta ad una sicura infiammazione è quello di compensare l'ultima volta, pochi metri prima di raggiungere il fondale, per poi adagiarsi senza più compensare perchè non se ne sente l'esigenza. Durante il tempo di permanenza sul fondo la pressione esterna anche se minima, lavora lo stesso e può incidere fino ad infiammare il timpano, specialmete dopo più immersioni. Per tale motivo si dovrebbe sempre effettuare l'ultima manovra di compensazione a contatto con il fondo sia in mare che in piscina. Chi non effettua questa ultima manovra si trova spesso con una conseguente sensazione di ovattamento dell'orecchio nella regione tmpanica.
SOLUZIONI: Quando si manifestano infiammazioni del timpano, il dolore persiste per giorni e si percepisce sotto all’orecchio e subito dietro. In questi casi ci sono medicinali specifici per ridurre le infiammazioni, ma è compito dello specialista dare le risposte dopo una visita accurata. Nel mio caso ho utilizzato tante volte e con successo delle gocce otologiche da applicare 2 volte al giorno e nel giro di 2-3 giorni il timpano è tornato perfetto, ma da quando ho iniziato a prendermi più cura del timpano - usando gli accorgimenti descritti, l’infiammazione è scomparsa definitivamente.
IL MUCO INTERNO è il vero nemico della compensazione e delle infiammazioni. Questo muco si forma di solito a causa di raffreddori, oppure a causa del frequente utilizzo di aria condizionata o di mancata protezione dal vento nella zona della testa. Il problema è che il muco interno spesso ci mette molto ad essere eliminato dalle difese immunitarie e quindi si deposita e si addensa, pertanto limita il passaggio di aria e quindi rende inefficace la compensazione. Spesso si risolve con cure antiobiche lunghe abbinate ad un Aereosol fatto con regolarità, meglio ancora se abbinato a dei Fumenti (Suffumigi) con acqua calda e sostanze balsamiche una volta al giorno. Sono sopratutto i fumenti a sciogliere il muco addensato e ristagnante mentre il trattamento con Aereosol tende più a fluidificare i condotti.
L'ATTIVITA' IN APNEA svolta con regolarità è una ottima cura naturale per la pulizia e l'efficienza delle vie respiratorie perchè le continue variazioni di pressione aiutano a smuovere e a smaltire i residui di muco, grazie appunto alla continua pressione che aumenta e diminuisce.
Questo articolo è stato tratto dal MANUALE DI PESCA IN APNEA scritto da Marco Bardi - dove potrai trovare un infinità di altre informazioni per imparare tutto quello che serve per immergersi in apnea. In poche parole è un corso di pesca in apnea da leggere.