LUIGI MIRAGLIA
1930. In Italia si presentarono tre Giapponesi armati di lancia e occhialini e cominciarono ad esibirsi in apnea, lungo i fondali del Tirreno nella pratica del “Sakanatsuki” (infilatori di pesci). Il professore Luigi Miraglia che studiava i pesci ed i fondali marini, instaurò con i tre Giapponesi un rapporto di collaborazione, si unì al gruppo e divenne il primo cacciatore subacqueo in apnea, Italiano. Annotò in 62 pagine un vero e proprio Diario di Bordo che divenne in realtà il primo manuale di Caccia Subacquea, ripubblicato negli anni 2.000 (vedi copertina nella foto). Ci sono anche racconti epici, come la cernia catturata in una tana, la quale dopo una tremenda lotta venne portata in barca. Però una volta tolta dall’asta, saltò di nuovo in acqua moribonda. La hanno seguita fino a scoprire che tornava nella sua tana anche se ne aveva altre mille più vicine, dimostrando quindi la sua forte stanzialità. Incredibile verificare anche come le annotazioni di quei tempi possono corrispondere a molte di quelle attuali.
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