PESCATRICI AMA

pescatrici ama

1.800 Le pescatrici Giapponesi Ama si dedicavano alla caccia subacquea in apnea, per procurarsi il cibo per tutta la tribù. Ama significa nella loro lingua (donna di mare). A quei tempi l’immersione era una esclusiva delle sole donne, una pratica che è iniziata senza alcun attrezzo. Solo nel 1.800 riuscirono a svilupparla grazie a degli occhialini realizzati con un sottile guscio di tartaruga e una lancia leggera per il pesce. In seguito scoprirono la raccolta di perle che è divenuta per loro molto più conveniente e così abbandonarono la pesca. Si sono sempre immerse legate ad una corda ed un sasso per facilitare la discesa e che poi veniva recuperata dalla barca per facilitare la risalita. La loro profonda abitudine all’apnea e il forte adattamento all’acqua, le ha portate ad avere prestazioni incredibili. Si immergono tutt’oggi anche ad 80 anni non per necessità, ma per il loro stile di vita. Hanno segnato numerosi miti e leggende in libri e in storie di mare.

 

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Manuale di pesca in apnea copertina web

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