RICHIAMO PER PESCI

RICHIAMO 1

CONOSCERE LE PREDE è molto importante per capire la tattica, la tecnica, il momento, il loro comportamento e così via ed è proprio da questo che sono nate molte idee sui richiami per incuriosirle.

Prima di tutto è necessaria una premessa:

I PESCI NON SONO UMANI, inizio da questo perché spesso noi consideriamo i loro comportamenti come se fossimo al loro posto, perchè il pesce non usa il ragionamento come vale per noi, anche se spesso andiamo oltre il realismo.

IL PESCE come quasi tutti gli animali, si comporta per associazione, ovvero reagisce in base a tutto ciò che ha intorno. Ha delle capacità che gli consentono di analizzare spostamenti di acqua, vibrazioni, rumori, atteggiamenti e così via. Basti pensare che se un piccolo pesce scappa, tutti gli altri pesci intorno fuggono subito perché associano la fuga di un altro pesce, al pericolo. Un rumore strano e anomalo, rende guardinghi tutti gli animali che lo associano all’ignoto di cui hanno diffidenza. Questo per aprire le porte ad un nuovo ragionamento con basi scientifiche e non frutto di sola fantasia.

Ad esempio, il pesce non ha paura come pensiamo noi. Noi crediamo che ha paura perché pensiamo che sia logico, perché ragioniamo da umani.

Basta guardare con attenzione la vita subacquea per capirlo. A volte un PREDATORE passa in mezzo ai piccoli pesci senza che questi hanno paura. Per noi è inconcepibile perché se immaginiamo un leone seppur non aggressivo, che passa in una piazza con mille persone. Cosa accadrebbe?

RICHIAMI 2

Per il pesce, come per quasi tutti gli animali, l’unico termometro della situazione è l’atteggiamento del Predatore, non importa quanto è grosso o di che specie si tratta. Se si muove lento e sereno non è in caccia e le piccole prede lo accettano e lo lasciano passare tra loro, ma basta che aumenta la velocità, oppure si muove a scatti, oppure tende i muscoli, ed ecco che le prede fuggono.

Se mentre facciamo un aspetto, non spariamo al primo pesce di un branco che si presenta a tiro, commettiamo un errore perché quel primo pesce oramai troppo vicino potrebbe insospettirsi e se fugge farà fuggire tutto il branco dietro di lui. (fatto che sarà capitato a molti)

Inoltre sgretoliamo un'altra leggenda, quella del fucile. Non è come pensiamo noi che il fucile lo impaurisce, ma al contrario è solo il nostro atteggiamento, perché se abbiamo in mano il fucile è chiaro che anche senza accorgerci, abbiamo un atteggiamento aggressivo. Se invece non abbiamo il fucile, siamo rilassati e non pensiamo alla cattura, è più probabile che i pesci si avvicinano di più.

Se il fucile spara a 5 mt il pesce resta quasi sempre oltre i 5mt come se lo capisse - se il fucile spara a 3 metri il pesce rimane a 4 - per cui è improbabile che conosce la gittata del nostro fucile. Cosa cambia?  Cambia il nostro atteggiamento ed è questo il motivo, siamo noi che sappiamo a quale distanza spara il fucile e quindi non appena il pesce è quasi a tiro cambiamo atteggiamento e di conseguenza il pesce non si avvicina più in modo tranquillo. 

TUTTO QUESTO ci insegna che anche noi dovremmo fare come i pesci, ovvero prima di tutto non allarmare la preda. Cercare di essere mimetici e rilassati. Poi incuriosirla il più possibile e iniziare a pensare alla cattura solo nel momento giusto.

 

DI RICHIAMI per incuriosisre ancora di più un pesce, ce ne sono a bizzeffe e ognuno dice che il suo è il migliore, ma la scienza ci dimostra che il richiamo migliore è quando effettuiamo bene la tecnica. Tutti gli altri metodi si possono definire “AGGIUNTIVI” ovvero utili solo in certe situazioni.

Quando c’è tanto pesce, non c’è bisogno di invenzioni, basta fare bene la tecnica e si prendono molti di più di uno che ha tutti i richiami più famosi, ma che non fa bene la tecnica. Naturalmente chi pesca spesso e in posti ricchi di prede può effettuare tante catture - ma chi pesca poche volte e in zone con poco pesce, può avere anche il “piffero magico” però torna a casa con il cavetto vuoto.

ALLORA QUANDO E COME USARE IL RICHIAMO? Ci sono una buona serie di situazioni in cui può tornare valido. La più frequente è quando c’è un pesce che si avvicina, ma poi decide di andarsene. A quel punto tutto è perduto a meno che non si provi un “richiamo aggiuntivo” qualcosa che lo possa di nuovo incuriosire. 

Nel video qui sotto, in due minuti ti spiego mimetismo e richiami con scene subacquee.

 

GUARDA IL VIDEO RICHIAMO

 

 

 

 

 

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