CONCLUSIONI
Il ritorno a casa è un mix tra emozione e tristezza, ci ritroviamo a muoverci e a parlare con una velocità decisamente inferiore a quando eravamo partiti. Sorridiamo più spesso del solito e prendiamo gli eventi in modo più leggero. Un fatto curioso è che incredibilmente parliamo tra noi in Spagnolo. Sono in Italia, da pochi giorni e le abitudini stanno riprendendo il sopravvento. Con sorpresa, siamo investiti dalle critiche perchè come nazionale campione del Mondo in molti si aspettavano un'altra vittoria e quel terzo posto sembra una disfatta. Nessuno ha preso in considerazione che per noi l'oceano è sempre stato una bestia nera e che non si può sempre e solo vincere, perchè ci sono anche gli altri. Oltretutto ci siamo spinti oltre le nostre possibilità, abbiamo fatto sacrifici enormi e tutto sommato siamo arrivati terzi con poco distacco, mica ultimi! Come l'atleta non può comprendere il tifoso, viceversa capisco che un tifoso non ha la minima idea di cosa significa fare l'atleta. L’Oceano come sappiamo è davvero difficile per noi che siamo abituati a pochi pesci, difficili e profondi. Siamo abituati a tecniche raffinate, che portano via tempo prezioso, invece in oceano servono pochi fronzoli, ci vuole rapidità di azione, forza atletica e concretezza e soprattutto si deve cambiare continuamente tecnica e tattica. Il problema è identico per le squadre Oceaniche quando vengono in Mediterraneo, non riescono ad adattarsi. Anche per loro non è facile capacitarsi di queste enormi differenze, infatti di solito hanno risultati scadenti, ma sono sicuro che da loro non esistono polemiche come le nostre, loro sono spesso sorridenti!
Possiamo certamente fare meglio, ma non siamo degli alieni, siamo solo degli uomini che hanno affrontato qualcosa di sconosciuto. Comunque vivere queste esperienze ti insegna molto ed è qualcosa che da un senso agli enormi sacrifici che ogni atleta deve affrontare. Mi faccio da giorni molte domande, perchè questo ritorno alla realtà pesa come un macigno, perchè sorrido di meno, vado più veloce e sento parlare solo di problemi, allora mi viene in mente quei tanti Peruviani che non hanno niente ma sorridono, che prendono tutto con calma anche se capiscono che andando di fretta otterrebbero di più e infatti adesso che sono rientrato mi domando: chi vive meglio? ma ogni paese e ogni popolo hanno pregi e difetti e questa è una delle migliori esperienze che ho fatto perchè ho capito che in ogni cosa che accade o che vivi, c'è qualcosa di buono, il segreto è nel come valuti e come accetti le differenze. In parole diverse, andare in tanti posti nuovi ti insegna a vivere meglio anche dove decidi di restare. In conclusione, questa gara è stata una enorme esperienza di vita.
CLASSIFICA PER NAZIONI
NAZIONE |
PUNTI |
PREDE |
|
1 |
SPAGNA (Vigna, Carbonell, Amengual) |
628.200 |
427 |
2 |
CILE (Caro, Tapia, Alvarado) |
575.600 |
402 |
3 |
ITALIA (Mazzarri, Bardi, Bellani) |
563.050 |
340 |
4 |
PERU' (Fung C – Fung J - Villar) |
388.100 |
308 |
5 |
CROAZIA (Ikic – Fiorentin – Zanki) |
385.950 |
254 |
6 |
TAHITI (Punuaaitua – Pihataroie - Ateo) |
380.750 |
306 |
CLASSIFICA INDIVIDUALE dei primi 20
ATLETA |
NAZIONE |
PUNTI |
|
1 |
VIGNA JOSÈ |
SPAGNA |
255.050 |
2 |
CARO GUTIERRES |
CILE |
236.300 |
3 |
PUNUAAITUA TEAMA |
TAHITI |
209.100 |
4 |
CARBONELL PEDRO |
SPAGNA |
208.900 |
5 |
TAPIA ERWIN |
CILE |
203.850 |
6 |
MAZZARRI RENZO |
ITALIA |
198.700 |
7 |
BARDI MARCO |
ITALIA |
197.600 |
8 |
FUNG CARLOS |
PERU' |
182.450 |
9 |
SILVA ANTONIO |
PORTOGALLO |
167.700 |
10 |
BELLANI STEFANO |
ITALIA |
166.750 |
11 |
AMENGUAL JOSÈ |
SPAGNA |
164.250 |
12 |
IKIC BRANKO |
CROAZIA |
154.200 |
13 |
FUNG JAIME |
PERU' |
144.100 |
14 |
COLYS MARCK |
AUSTRALIA |
141.300 |
15 |
ALVARADO ALEJANDRO F. |
CILE |
135.450 |
16 |
PACHECO PAULO |
BRASILE |
121.200 |
17 |
ZANKI FRANE |
CROAZIA |
116.200 |
18 |
FIORENTIN LIVIO |
CROAZIA |
115.550 |
19 |
PIHATAROIE ALFEO |
TAHITI |
115.550 |
20 |
MARTENS GEORGE |
BRASILE |
109.700 |
SEGUONO ALTRI 80 ATLETI |
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