CONCLUSIONI

 

12 a mondiali 94

Il ritorno a casa è un mix tra emozione e tristezza, ci ritroviamo a muoverci e a parlare con una velocità decisamente inferiore a quando eravamo partiti. Sorridiamo più spesso del solito e prendiamo gli eventi in modo più leggero. Un fatto curioso è che incredibilmente parliamo tra noi in Spagnolo. Sono in Italia, da pochi giorni e le abitudini stanno riprendendo il sopravvento. Con sorpresa, siamo investiti dalle critiche perchè come nazionale campione del Mondo in molti si aspettavano un'altra vittoria e quel terzo posto sembra una disfatta. Nessuno ha preso in considerazione che per noi l'oceano è sempre stato una bestia nera e che non si può sempre e solo vincere, perchè ci sono anche gli altri. Oltretutto ci siamo spinti oltre le nostre possibilità, abbiamo fatto sacrifici enormi e tutto sommato siamo arrivati terzi con poco distacco, mica ultimi!  Come l'atleta non può comprendere il tifoso, viceversa capisco che un tifoso non ha la minima idea di cosa significa fare l'atleta. L’Oceano come sappiamo è davvero difficile per noi che siamo abituati a pochi pesci, difficili e profondi. Siamo abituati a tecniche raffinate, che portano via tempo prezioso, invece in oceano servono pochi fronzoli, ci vuole rapidità di azione, forza atletica e concretezza e soprattutto si deve cambiare continuamente tecnica e tattica. Il problema è identico per le squadre Oceaniche  quando vengono in Mediterraneo, non riescono ad adattarsi. Anche per loro non è facile capacitarsi di queste enormi differenze, infatti di solito hanno risultati scadenti, ma sono sicuro che da loro non esistono polemiche come le nostre, loro sono spesso sorridenti!  

12 b mondiali 94

Possiamo certamente fare meglio, ma non siamo degli alieni, siamo solo degli uomini che hanno affrontato qualcosa di sconosciuto. Comunque vivere queste esperienze ti insegna molto ed è qualcosa che da un senso agli enormi sacrifici che ogni atleta deve affrontare. Mi  faccio da giorni molte domande, perchè questo ritorno alla realtà pesa come un macigno, perchè sorrido di meno, vado più veloce e sento parlare solo di problemi, allora mi viene in mente quei tanti Peruviani che non hanno niente ma sorridono, che prendono tutto con calma anche se capiscono che andando di fretta otterrebbero di più e infatti adesso che sono rientrato mi domando: chi vive meglio?  ma ogni paese e ogni popolo hanno pregi e difetti e questa è una delle migliori esperienze che ho fatto perchè ho capito che in ogni cosa che accade o che vivi, c'è qualcosa di buono, il segreto è nel come valuti e come accetti le differenze. In parole diverse, andare in tanti posti nuovi ti insegna a vivere meglio anche dove decidi di restare. In conclusione, questa gara  è stata una enorme esperienza di vita.

 

  CLASSIFICA PER NAZIONI 

 
 

NAZIONE

PUNTI

PREDE

1

SPAGNA (Vigna, Carbonell, Amengual)

628.200

427

2

CILE (Caro, Tapia, Alvarado)

575.600

402

3

ITALIA (Mazzarri, Bardi, Bellani)

563.050

340

4

PERU' (Fung C – Fung J - Villar)

388.100

308

5

CROAZIA (Ikic – Fiorentin – Zanki)

385.950

254

6

TAHITI (Punuaaitua – Pihataroie - Ateo)

380.750

306

 

 

 

 

 

 

 

 

CLASSIFICA INDIVIDUALE dei primi 20 

 

ATLETA

NAZIONE

PUNTI

1

VIGNA JOSÈ

SPAGNA

255.050

2

CARO GUTIERRES

CILE

236.300

3

PUNUAAITUA TEAMA

TAHITI

209.100

4

CARBONELL PEDRO

SPAGNA

208.900

5

TAPIA ERWIN

CILE

203.850

6

MAZZARRI RENZO

ITALIA

198.700

7

BARDI MARCO

ITALIA

197.600

8

FUNG CARLOS

PERU'

182.450

9

SILVA ANTONIO

PORTOGALLO

167.700

10

BELLANI STEFANO

ITALIA

166.750

11

AMENGUAL JOSÈ

SPAGNA

164.250

12

IKIC BRANKO

CROAZIA

154.200

13

FUNG JAIME

PERU'

144.100

14

COLYS MARCK

AUSTRALIA

141.300

15

ALVARADO ALEJANDRO F.

CILE

135.450

16

PACHECO PAULO

BRASILE

121.200

17

ZANKI FRANE

CROAZIA

116.200

18

FIORENTIN LIVIO

CROAZIA

115.550

19

PIHATAROIE ALFEO

TAHITI

115.550

20

MARTENS GEORGE

BRASILE

109.700

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